Tra la fine dell’anno 2019 e gli inizi dell’anno 2020, l’umanità intera è stata segnata da un’epidemia di rilevanza mondiale, chiamata più precisamente pandemia di Covid19.

Il virus, responsabile di questa pandemia ha raggiunto tutti i continenti ed è arrivato in Italia a gennaio diffondendosi celermente soprattutto nelle regioni del Nord tanto che il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza e ha attivato, con decreti legislativi, misure urgenti di isolamento e sospensione di ogni esercizio per il contrasto e il contenimento della diffusione dell’infezione.

È all’inizio di questo scenario, ma già molto prima delle ordinanze governative, che il Maestro Shi Yan Hui, Presidente dell’Associazione Shaolin Quan Fa Italia, ha ritenuto opportuno sospendere le attività in presenza della suddetta associazione su tutto il territorio italiano, invitando i suoi allievi a più riprese e con fermezza a usare ogni cautela.

Per contrastare il virus e la sua propagazione, il Maestro, ha stilato per loro una serie di direttive, e, adoperando i più moderni mezzi di comunicazione messi a disposizione dalla tecnologia, ha dato indicazioni precise di comportamento, le quali rispondono non solo alle regole fissate dai decreti governativi, (come l’obbligo di restare a casa, di adoperare la mascherina antivirus qualora necessitasse uscire, di lavarsi bene le mani, ecc.), ma anche alle fondamentali norme non scritte di rispetto e protezione verso i propri familiari e in particolare quelli nella fascia di età ritenuta più fragile.

Inoltre il Shi Yan Hui ha fornito consigli volti alla salvaguardia della salute psicofisica per far fronte a una situazione straordinaria senza precedenti, nella quale la responsabilità del singolo è di impatto e ripercussione sulla collettività e quindi ha suggerito di non credersi coraggiosi quando si vuole uscire senza una urgente necessità, ma di rendersi conto che ciò sarebbe un atto di irresponsabilità.

Grazie alla sua profonda conoscenza della MTC di Shaolin, il Maestro ha preparato e condiviso una piccola sequenza di trattamenti che ciascuno può eseguire comodamente a casa (su se stessi o sui propri cari), utili a stimolare la circolazione del Qi lungo i meridiani e di sbloccarne il passaggio agendo su alcuni punti di agopuntura con varie tecniche tra cui l’automassaggio e il calore, contribuendo così ad innalzare le difese immunitarie, cosa fondamentale per affrontare al meglio un eventuale contagio dal temuto virus.

Volendo mantenere vivo il contatto con tutti i suoi allievi e supportarli nell’allenamento, Shi Yan Hui, con l’interessamento del vice presidente della Shaolin Quan Fa e l’ausilio della disponibilità e di competenze tecniche di alcuni frai i suoi allievi, ha istituito corsi online di Qi Gong e Kung Fu per poter continuare l’insegnamento della cultura Shaolin in ciascuna di queste due sue declinazioni e supportare al contempo i suoi allievi a sconfiggere ogni malessere tramite esercizi per la prevenzione e il mantenimento della buona salute, utilizzati anche negli ospedali (non più soltanto in Cina) come intervento integrato al trattamento terapeutico e che, praticati con metodo corretto, risultano efficaci nell’incrementare la capacità di reagire dell’organismo alle minacce esterne e affrontare al meglio questi giorni difficili di blocco.

E’ importante sottolineare che nessuno degli allievi del Maestro Shi Yan Hui ha contratto il coronavirus Covid19.

Da una parte, Shi Yan Hui, ha avuto a cuore la comunità dell’Associazione Shaolin Quan Fa in Italia, dall’altra si è impegnato parimenti per il bene dell’intera collettività italiana, infatti, con un lungo lavoro svolto con tenacia e pazienza in ogni ora del giorno e della notte a causa dei differenti fusi orari, ha veicolato una ingente donazione di mascherine raccolte dall’abate Shi Yong Xin del Monastero Shaolin in Cina e di un gruppo di laici cinesi tramite l’associazione umanitaria Caihong.

Numerose sarebbero state le difficoltà da affrontare e superare per la gestione di tutto l’iter che avrebbe consentito alla materiale sanitario di arrivare in italia e Shi Yan Hui, consapevole di ciò, ha coinvolto in questa organizzazione il maestro Gianfranco Russo della UPKL e istituito gruppi di lavoro per ogni aspetto tecnico e normativo, occorresse svolgere come pure le traduzioni necessarie effettuate grazie alla sua allieva Lili Wang.

Dopo due mesi di intenso lavoro, grazie all’egida dell’ambasciata italiana in Cina e grazie anche alle intese con il Presidente de “Il Rinnovamento nello Spirito Santo” dott. Savatore Martinez, che ha dato seguito in maniera mirabile e concreta alla realizzazione di quel dialogo interculturale e interreligioso che lui stesso ha ricordato, nelle interviste rilasciate ai media locali, essere stato ispirato direttamente da Papa Francesco, si è riusciti a far arrivare presso la Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma ben 71.400 mascherine protettive, di cui una parte è stata utilizzata dalla suddetta struttura sanitaria, una piccola parte ad istituzioni locali di Roma in cui risiede il centro delle attività del Maestro come il VII° Municipio, la Polizia Municipale, i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato e altre forze dell’ordine e circa 36.000 reindirizzate in Sicilia presso gli ospedali: Umberto I di Enna, Gravina di Caltagirone (CT) e I.R.C.C.S. Oasi Maria SS.di Troina (EN).

Consegna alla Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma
Consegna alla Polizia di Stato di Roma
Consegna al presidente del VII° Municipio di Roma dott.ssa Monica Lozzi
Consegna in Sicilia con il dott. Salvatore Martinez presso gli ospedali: Umberto I di Enna, Gravina di Caltagirone (CT) e I.R.C.C.S. Oasi Maria SS.di Troina (EN).
Consegna al Comandante della scuola antincendi dei Vigili del Fuoco di Roma Capannelle, Ing. Mauro Caciolai
Consegna alla Polizia di Stato del Commissariato Tuscolano di Roma
In questo momento in cui c’è difficoltà di reperire grandi quantitativi di materiale protettivo dal colosso asiatico, in quanto usato a sua volta nel momento di grande emergenza e in cui è quasi impossibile trovare voli fruibili per il loro trasporto, questo concreto gesto di generosità ha generato un ponte di solidarietà tra Oriente e Occidente, in piena osservanza dei principi della tradizione Shaolin quali la generosità, la compassione, l’armonia, l’uguaglianza e la solidarietà, che ben sono rappresentate dalle frasi di cordiale vicinanza stampate sulle scatole del materiale sanitari fornito, ovvero: “Fratellanza empatica senza confini, comunanza e affetto incondizionato. Ci immedesimiamo e compartecipiamo al vostro dolore”, che rimangono scolpite nella nostra memoria come esempio di connessione universale per tutti noi.